Lingua, cucina e cultura ladina

Dall’insediamento dei romani alla moderna epoca del turismo

La lingua ladina nasce con l’invasione dell’arco alpino da parte delle truppe romane. Il latino volgare parlato dai soldati e dai funzionari romani trasformò l’allora lingua retica nel ladino che fino al giorno d’oggi si é conservato in alcune valli delle Dolomiti, principalmente grazie alla loro particolare formazione geomorfologica.

Oggi la cultura ladina é ancora evidente in molti settori e si differenzia per il forte legame con natura, artigianato e agricoltura. L’architettura ladina é largamente visibile nelle Viles ladine, l’artigianato nei tanti negozi e laboratori artigianali e la simbiosi dell’uomo con la natura la si può apprezzare nella produzione di alimenti tipici e nelle prelibatezze della cucina ladina.

Negli ultimi anni si sono intensificati gli sforzi per promuovere e conservare la lingua ladina e la cultura ad essa collegata attraverso pubblicazioni e numerosi eventi e manifestazioni che permettono di rivivere antiche tradizioni, costumi tradizionali e magiche leggende.

La cultura ladina nelle Dolomiti

Canederli Speck - cucina ladina

Cucina ladina

La cucina ladina vanta numerosi pietanze legate alle tradizioni e caratteristiche territoriali. Piatti nati sulle tavole dei contadini, gelosamente tramandati per generazioni e oggi considerati specialità della gastronomia altoatesina e apprezzate internazionalmente. I ravioli Cajincì, le dolci Furtaies, le Tutres ma anche le tante tipologie di pane, gli affettati e i formaggi come lo speck sono alcune delle specialità che potrete assaggiare durante il vostro soggiorno in Alta Badia.